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sabato 4 luglio 2015

Incontro Banca d'Italia-confidi del 1° luglio: i materiali

Certo di fare cosa gradita a coloro che non erano presenti, e fiducioso nell'avvio di un dibattito su queste pagina, vi allego qui sotto i link alle presentazioni fatte dagli esponenti della Banca d'Italia all'incontro del 1° luglio dedicato ai confidi vigilati (qui il mio commento del giorno dopo). Ecco la successione degli interventi:

Evoluzione strutturale e operativa dei Confidi
Luca Zeloni
Capo del Servizio Supervisione Intermediari Finanziari

La riforma della disciplina degli intermediari finanziari non bancari: obiettivi e linee direttrici
Mario Marangoni
II Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale - Divisione Regolamentazione

Impatti della nuova disciplina sui confidi vigilati (1)
Paola Tommasini e Antonia Ferraris di Celle
Servizio Supervisione Intermediari Finanziari - Divisione Società Finanziarie

Impatti della nuova disciplina sui confidi vigilati (2): l'uscita dal mercato
Fabrizio Orsatti
Servizio Supervisione Intermediari Finanziari - Divisione Società Finanziarie

Il procedimento di autorizzazione
Agostino Di Febo
Servizio Costituzioni e gestione delle crisi - Divisione Costituzioni banche e intermediari finanziari

Le slide che potete scaricare sono un guida preziosa alla normativa di vigilanza perché ne mettono in luce aspetti rilevanti e interrelazioni con la normativa previgente. Non vi propongo un commento a caldo perché sarei al tempo stesso incompleto e ripetitivo. 
Prometto che nelle prossime settimane continuerò a seguire, grazie agli amici che lavorano nel settore, le questioni aperte e le novità riguardanti la procedura di autorizzazione e i percorsi alternativi per riorganizzarsi e continuare ad operare.

I prossimi mesi saranno un tour de force per tutti, per le strutture e i CdA dei confidi, per i consulenti che li affiancheranno, per i Servizi della vigilanza. Certamente i consulenti e le associazioni hanno ruoli importanti, però si eviti l'errore di delegare a terzi le questioni di sostanza, sulle quali la dirigenza dei confidi ha la visione di prima mano dei problemi e deve essere protagonista nella messa a punto delle soluzioni. La Banca d'Italia sarà attenta a verificare che ciò che viene consegnato nei ponderosi plichi sia farina del loro sacco.
Invito i confidi che dovranno affrontare il percorso autorizzativo a darsi degli spazi e dei momenti per confrontarsi ed elaborare diagnosi e soluzioni da condividere, ovviamente dialogando assiduamente e costruttivamente con la Vigilanza. Ribadisco quello che ricordavo il giorno dopo l'incontro: a bocce ferme, la maggior parte dei confidi è fuori gioco, non ha i requisiti di sana e prudente gestione. Occorre che le bocce tornino in movimento, e vadano a punti. Più chiaramente: occorre che i confidi raccontino una storia futura diversa da quella passata, che sia interessante e credibile.
Il tempo per farlo è brevissimo.

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