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domenica 1 febbraio 2015

La newsletter del "Consorcio" su confidi e minibond

Sul numero di gennaio 2015 di Appunti, Newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza (scaricabile da qui), trovate una nota su Quale ruolo per i confidi nel rilascio di garanzie a favore di mini- bond?
In effetti non è facile immaginare un ruolo per i confidi in queste operazioni che hanno taglio unitario elevato (almeno 3-4 milioni), tassi superiori a quelli del credito bancario, costi di emissione non trascurabili, ecc. I minibond possono accedere alla garanzia del Fondo Pmi (su base individuale o per portafogli), o a quella del FEI (per portafogli), ma le regole in materia non riconoscono un ruolo ai confidi, in quanto prevedono un rapporto diretto tra il garante e l'emittente (nel caso di garanzie su singole emissioni) e il gestore del fondo d'investimento (nel caso di garanzie di portafoglio). Non sono previste controgaranzie. I confidi potrebbero concedere garanzie aggiuntive rispetto a quelle pubbliche, ad esempio garantendo la tranche mezzanine. Già, ma con quali fondi? Potrebbero utilizzare quelli delle regioni? E con quali rischi? La materia è molto complicata.
Se proprio vogliamo che i confidi abbiano un ruolo nelle operazioni di finanza strutturata, meglio rimanere nel mondo del credito bancario alle Pmi: il programma di emissione di ABS rifinanziate dalla BCE potrebbe dare spazi più appropriati.
 
 
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