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venerdì 1 novembre 2013

Il marchio Eurogroup diventa una holding per facilitare la ricapitalizzazione di Eurofidi

Come riferisce questa news Asca, partirà la riorganizzazione delle società che oofrono garanzie e servizi alle Pmi che oggi operano sotto il marchio Eurogroup, creato nel 1999 per volontà della finanziaria regionale Finpiemonte. Eurogroup diventerà una società consortile ad hoc a cui faranno capo le altre aziende del gruppo, Eurocons (l'attuale consorzio che si trasformerà in Eurogroup) Eurofidi ed Euroenergy. Cito dal comunicato:

''Una soluzione - spiega il presidente Massimo Nobili - che offre maggiore stabilita', sinergie migliori e piu' regolamentate tra le diverse societa' partecipate''. Alla base della complessa operazione finanziaria avviata ieri, anche il reperimento di risorse attraverso alcuni aumenti di capitale, per alcune decine di milioni, che rafforzeranno il patrimonio e agevoleranno l'ulteriore diluizione della finanziaria regionale Finpiemonte che dopo aver avuto la maggioranza assoluta, oggi controlla il 17% di Eurofidi, principale confidi italiano, e che potrebbe scendere attorno al 10%. ''Siamo disponibili - ha dichiarato Nobili - ad acquisire le quote che eventualmente verranno messe a disposizione da Finpiemonte''. La complessa operazione finanziaria è costituita da vari passaggi. Ieri l'assemblea dei soci del consorzio Eurocons, le cui quote fanno capo a oltre 40mila aziende, ha dato il via libera alla sua trasformazione in Eurogroup , operativa dal primo gennaio 2014, e ha deliberato un aumento di capitale in due tranche per complessivi 30 milioni (di cui 24 di sovrapprezzo). Dal primo gennaio poi la nuova Eurogroup scorporerà l'attività di consulenza in una newco che riprenderà il nome di Eurocons, totalmente controllata. Nei prossimi giorni sarà poi definito un nuovo aumento di capitale di Eurofidi, (questi i principali soci: Finpiemonte 16,7%, Unicredit 8,47%, Intesa-Sanpaolo 8% Banco Popolare 5%, poi una serie di azionisti minori tra cui la Camera di Commercio di Torino, con quote residuali e le imprese con il 55,25%), che sarà propedeutico all'ingresso di Eurogroup e all'alleggerimento di Finpiemonte. Anche per Eurofidi però, che nell'ultimo bilancio ha accusato una perdita, si tratta di rafforzare il patrimonio: ''è un momento complesso - spiega Nobili - in cui vediamo aumentare le nostre garanzie del 20%, ma allo stesso tempo crescono le sofferenze e le escussioni da parte delle banche''. Alla nuova Eurogroup farà capo anche Euroenergy, azienda attiva nelle soluzioni energetiche rinnovabili, oggi controllata appunto da Eurocons al 90%, mentre il 10% e' in mano a un socio privato. Ad operazione conclusa il gruppo Eurogroup conterà su un fatturato consolidato di circa 70 milioni di euro e con quasi 600 persone occupate. Nel 2012, il fatturato di Eurofidi è stato di 37,8 milioni di euro con una perdita di 17,8 milioni. Le aziende socie erano alla fine dell'anno scorso 49.829 (rispetto alle 47.970 a fine 2011, +3,8%). Il giro d'affari di Eurocons è stato invece di 18,6 milioni di euro e un avanzo di gestione pari a 701.250 euro. Nel 2012, Euroenergy ha registrato un valore della produzione di oltre 12,2 milioni euro. E' di 55 milioni di euro, invece, il valore degli impianti realizzati dalla società a fine 2012. Ad oggi, le tre società sono presenti in tutto il Nord, il Centro Italia e alcune regioni del Sud con una rete di punti operativi.
Dal "nostro" punto di osservazione, la riorganizzazione di Eurogroup è una mossa per rafforzare il patrimonio di Eurofidi, assorbito dalla crescita dei volumi e dalle perdite sul portafoglio. Più precisamente, c'è bisogno di aumentare il patrimonio da fonti private, per facilitare il parziale recesso di Finpiemonte (richiesto dall'Amministrazione regionale nel gennaio di quest'anno, vedi post). Creando una holding, la galassia Eurogroup si dota un veicolo in grado di convogliare capitale verso la partecipata che più ne assorbe per la propria attività, il maggiore confidi italiano. Dal punto di vista giuridico, penso che la nuova Eurogroup (che utilizzerà l'attuale veicolo del consorzio Eurocons) potrà partecipare al capitale di Eurofidi in forza dell'apertura del capitale sociale dei confidi alla partecipazione di imprese non finanziarie non Pmi e di enti pubblici e privati (diversi dalle banche), apertura concessa dal Decreto Salva Italia (citavo qui la norma). Eurocons, a differenza delle banche citate nella news e di Finpiemonte, non figura tra i soci storici di Eurofidi (pre legge quadro 326/2003 art. 13).
Presumo che la nuova Eurogroup potrà convogliare verso il confidi risorse patrimoniali interne prodotte dagli utili delle altre partecipate, oppure capitali apportati dai soci bancari.
La riorganizzazione dà l'idea di una nuova divisione del lavoro tra banche e confidi nel mercato della garanzia e dei servizi alle Pmi. Un'idea che reca l'impronta del management di Eurogroup e dei suoi storici partner bancari, con i soggetti pubblici "territoriali" in posizione defilata.

PS 6/11: su questa pagina trovate la documentazione sul piano di riassetto societario. Il progetto ha suscitato reazioni caute da parte della Regione cui accenno qui. Quando ho scritto questo post non avevo letto il materiale, ma penso di aver colto ad intuito il senso del progetto.
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