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giovedì 20 giugno 2013

Paper Banca d'Italia: per le imprese femminili credit crunch più severo

La Banca d'Italia ha pubblicato una ricca collezione di paper sul tema della parità di genere nell'economia, nelle banche e nelle imprese. Come assaggio, vi segnalo lo studio (in inglese) di Francesca Maria Cesaroni, Francesca Lotti, Paolo Emilio Mistrulli, FEMALE FIRMS AND BANKS’ LENDING BEHAVIOUR: WHAT HAPPENED DURING THE GREAT RECESSION?

Che in italiano sarebbe IMPRENDITORIA FEMMINILE E ACCESSO AL CREDITO: COSA È SUCCESSO DURANTE LA GRANDE RECESSIONE? Ecco l'abstract:
Durante la crisi finanziaria le banche hanno affrontato shock di diversa natura, principalmente alla liquidità; nello stesso periodo si è osservato un rallentamento delle erogazioni di credito, dovuto sia a fattori di domanda sia di offerta. L'inasprimento delle condizioni del credito è da ricondursi anche a una maggiore avversione al rischio delle banche, alle difficoltà a reperire fondi e a un generalizzato deterioramento della qualità del credito. È dunque ragionevole attendersi che le banche abbiano trasmesso gli shock alla clientela, ma in modo disomogeneo: secondo la teoria del pecking order, le banche riducono il credito ai segmenti della clientela ritenuti marginali, con l'obiettivo di salvaguardare i clienti di maggiore rilievo. Per questa ragione, nel pieno della crisi finanziaria, è plausibile che le imprese gestite da donne possano aver sofferto di un peggioramento delle condizioni del credito in misura maggiore rispetto alle altre. Analizzando i dati della Centrale dei rischi della Banca d'Italia per il periodo 2007-2009, emerge che le imprese femminili hanno sofferto una contrazione del credito più pronunciata.
Qui il testo completo
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