aleablog

venerdì 22 febbraio 2013

L'attività delle Bürgschaftsbanken (banche di garanzia tedesche) nel 2012

L'Associazione delle banche di garanzia tedesche (Bürgschaftsbanken ) ha diffuso i dati sull'operatività nel 2012, riassunti in questo comunicato dal sito AECM.
Sul sistema di garanzia creditizia in Germania potete leggere il capitolo incluso nel Rapporto 2012 sui confidi lombardi. Nel 2012 questi intermediari hanno erogato garanzie per 1,1 miliardi di euro (scese rispetto agli 1,3 miliardi del 2011). Ne hanno beneficiato 7.000 Pmi.
Le Bürgschaftsbanken, ricordo, beneficiano di una controgaranzia dei governi regionali e del governo federale. Inoltre fanno margine grazie a raccolta a tasso agevolato fornita da banche pubbliche di sviluppo (principalmente dal gruppo KfW). Sono esenti da imposte sui redditi.
Hanno competenza regionale e sono "esclusiviste" nel loro territorio. Questo giustifica il supporto dei governi regionali, garantendo la destinazione territoriale degli aiuti forniti mediante la quota di contro-garanzia. Sono collegate a una rete di finanziarie di investimento che forniscono alle Pmi equity e quasi-equity le MBG (o, se volete saperla tutta le Mittelständische Beteiligungsgesellschaft, come questa del Baden-Württemberg.
Le Bürgschaftsbanken sono banche a tutti gli effetti e operano prevalentemente nei confronti delle banche che finanziano le Pmi. Un programma recente ha consentito alle imprese di rivolgersi direttamente alla banca di garanzia per chiedere il supporto da utilizzare poi nella domanda di affidamento.
Per finire, un confronto grezzo tra Bürgschaftsbanken e confidi:
  • in Germania i soci degli enti di garanzia sono istituzionali (enti pubblici, banche, camere di commercio, associazioni d'impresa), in Italia il modello è mutualistico con la presenza di sponsor pubblici, recentemente (Salva Italia) ammessi nel capitale sociale;
  • il sistema italiano della garanzia ha numeri più grandi sia come valori intermediati, sia come teste; da noi c'è la presenza dominante delle micro-imprese che genera decine di migliaia di rapporti, anziché migliaia;
  • il sistema italiano è molto più differenziato al suo interno, e presenta molteplici sovrapposizioni tra ambiti di competenza degli intermediari, così come degli sponsor pubblici, che di norma non cooperano tra di loro nell'assunzione del rischio (fa eccezione il recente esperimento delle sezioni speciali del Fondo centrale);
  • insomma, il sistema tedesco ha un perimetro preciso e più limitato, e all'interno è ordinatamente "lottizzato" (in senso letterale); quello italiano? E' impegnato su più fronti a fare più cose, ma non ce la fa a farle tutte ha una struttura "entropica".
Qual è il migliore? Se il sistema di garanzia funziona come distributore di aiuti pubblici, meglio il modello germanico. Se invece si punta a migliorare a 360° la qualità della vita finanziaria delle Pmi, è meglio il nostro. Purché accettiamo di renderlo meno incasinato, o meglio, ci mettiamo delle idee, delle energie e dei soldi non soltanto pubblici.
Stampa questo post

3 commenti:

Sapio ha detto...

Quindi erogano pure per Cassa? A breve o medio?

Anonimo ha detto...

Non direttamente, per quello ci sono le MBG. La raccolta (che penso sia debito subordinato) serve per finanziare gli investimenti in titoli e tesoreria a cui attingono per liquidare le escussioni. Nel frattempo ci fanno un buon margine di interesse.

Sapio ha detto...

Forse mi è sfuggito ma non ho capito cosa costa all'impresa tedesca la garanzia sulla parte garantita. Si valutano solo le condizioni di accesso al credito. Mai si valutano i costi di questo accesso.