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sabato 18 febbraio 2012

La difficile scrittura della Volcker's rule

Quando Paul Volcker (leggendario Presidente della Fed) tratteggiò l'eponima rule, ovvero il divieto alle banche di proprietary trading, scrisse tre pagine. Ora quella regola, corredata da specifiche di attuazione e domande e risposte frequenti, ha generato un testo di 298 pagine.
La materia è complessa, a cominciare dalla diagnostica del proprietary trading. Quali sono i suoi confini? E' una questione di strumenti, di tecniche operative, di sistemi di remunerazione? Quali interrelazioni vanno recise, e quali ammesse, tra trading e resto della gestione bancaria (a cominciare dal risk management)? Segnalo sull'argomento questo pezzo del Financial Times, e questo dall'Economist.
La normativa non può inseguire la complessità artificiosa che i vigilati si inventano per eluderla. Alla fine si ottiene un corpus di regole mastodontico e inapplicabile. Meglio che il legislatore fissi pochi principi semplici, e che il supervisore abbia la discrezionalità di applicarli, dicendo di no quando serve.

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