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martedì 10 gennaio 2012

6 con me: finanza fai-da-te per portare il risparmio in azienda

Oggi per caso ho ascoltato uno spot su Radio 24, dalla voce di Dario Romano "imprenditore del Nord" (cito):

Ti propongo un'alternativa ai soliti investimenti.
Scopri con me l'associazione in partecipazione.
Investi con me, guadagna con me nel campo della distribuzione dell'imballaggio.
Partecipazione, investimento, guadagno sicuro.
Sono andato sul sito segnalato a fine spot: seiconme.it.  Ho trovato:

  • un esempio di investimento di 100.000 euro per un anno nella forma dell'associazione in partecipazione (finanziamento di un "affare" contro partecipazioni ai relativi profitti); si prospetta un compenso fisso di 6.000 euro annui (da qui il "6" di "6 con me"); 6% annuo, più dei BoT a 12 mesi; più o meno il tasso sul credito bancario a breve non garantito pagato da un'azienda con rating medio;
  • un parere legale che conclude per la "non incompatiblità" della previsione di un compenso fisso in un contratto di associazione in partecipazione che dovrebbe esporre l'associato al rischio dell'affare

Mi ha meravigliato questa campagna in grande stile per promuovere il finanziamento diretto di una singola impresa. Come fa ad assorbire il costo della campagna pubblicitaria? Quanto si propone di raccogliere? L'azienda interessata (la Keroimballi srl con socio unico) ha fatto circa 2 milioni di fatturato nel 2010, e aveva a dicembre 2010 in essere debiti a breve per 1,7 milioni e 3 dipendenti (ho consultato la banca dati AIDA per il bilancio, che non ho trovato sul sito dell'azienda).
Non ho gli elementi per valutare l'iniziativa. Segnala la ricerca in atto di canali alternativi al credito bancario che mobilitino direttamente il risparmio dei privati. Con tanti problemi legali e deontologici, a cominciare dalla corretta segnalazione del rischio dell'investimento (il compenso contrattuale è fisso, ma il rischio di default in caso di cattivo andamento dell'affare non è per questo azzerato). Dubito che la cosa stia in piedi senza una conoscenza diretta dell'azienda finanziata da parte del finanziatore. L'equity "senza se e senza ma" sembra più rischioso, ma il quasi equity con rischi non esplicitati può portare a situazioni complicate.
Vediamo che cosa ne viene fuori.
Il bisogno segnalato, e il tentativo di risposta, meritano in ogni caso attenzione. Stampa questo post

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