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mercoledì 7 dicembre 2011

Manovra: Linkiesta critica le norme sul Fondo centrale

Il giornale online Linkiesta in questo articolo critica le nuove norme sul Fondo centrale perché favorirebbero le banche, aumentando la leva del Fondo e scaricando rischi sulla collettività. Questo presuppone la riduzione del coefficiente di accantonamento minimo al 6% che criticavo anch'io ma di cui non ho ancora trovato conferma nei testi che circolano. Stampa questo post

20 commenti:

peppex ha detto...

Salve a tutti
segnalo un'altro passo molto interessante del decreto realtivo al fondo centrale dove si introduce il concetto di garanzia su portafogli.
"La garanzia del Fondo di cui al comma l può essere concessa, a titolo oneroso, su portafogli di finanziamenti erogati a piccole e medie imprese da banche e intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni. Con decreto di natura non regolamentare adottato dal Ministro dello Sviluppo Economico, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sono definite le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità di concessione, i criteri di selezione nonché l’ammontare massimo delle disponibilità finanziarie del Fondo da destinare alla copertura del rischio derivante dalla concessione di detta garanzia":
Immagino che tale punto solleverà un pò di critiche all'interno del blog tra i detrattori delle tranched cover e i fautori.
Sicuramente però la positiva esperienza dei bandi del MSE sui brevetti (tre banche di cui una straniera si sono aggiudicati i fondi) e delle tante finanziarie regionali che hanno cominciato a lavorare su questi strumenti hanno spinto anche i gestori del fondo a una rilfessione sulla questione.
Saluti a tutti

Sapio ha detto...

@ Peppex: dacci particolari su quanto scrivi "Sicuramente però la positiva esperienza dei bandi del MSE sui brevetti (tre banche di cui una straniera si sono aggiudicati i fondi) e delle tante finanziarie regionali che hanno cominciato a lavorare su questi strumenti hanno spinto anche i gestori del fondo a una rilfessione sulla questione."
Chi sono queste banche? Si sono consorziate o divise i fondi ?

Sapio ha detto...

Riporto dall'articolo:”Più che aiutare le imprese con un rating medio-basso, «che altrimenti non avrebbero accesso al credito», il rischio è che il fondo del ministero guidato dall’ex banchiere Corrado Passera vada invece a favorire le banche in termini di risparmi sugli accantonamenti a fronte di prestiti erogati tanto con la garanzia diretta del fondo, quanto con la controgaranzia sui Confidi. Per gli istituti di credito la raccolta sull’interbancario è diventata molto difficile, come dimostrano i record quasi giornalieri dei depositi presso la Bce, e i tassi ai quali si eroga credito, quando i rendimenti dei titoli di Stato superano il 6%, sfiorano il 10 per cento. Per gli istituti di credito, quindi, avere una garanzia del 50% su finanziamenti e fidejussioni è una boccata d’ossigeno, soprattutto quando sono le imprese in buona salute a rivolgersi ai Confidi, per spuntare migliori condizioni sui propri investimenti ………..

L’effetto collaterale di avere come ministro l’ex uomo forte della principale banca italiana.”

Questo articolo di critica a Passera è una critica ingiustificata basata sulla scarsa conoscenza dell’economia.
Giunge a conclusioni ovvie : lo stato, abbassando il coefficiente di assorbimento del FCG, assume più rischi e considera le banche (che custodiscono i ns risparmi, non dimenticatelo) in maniera negativa solo perché cercano di assicurarsi il rientro dei capitali erogati (sovente a piccole imprese non proprio limpide con il fisco).
Purtroppo le banche hanno fatto tanti errori ed hanno perso la capacità di farsi dar ragione anche quando ce l’hanno.

Anonimo ha detto...

x Sapio: I fondi del bando MSE su Brevetti se li sono aggiudicati Intesa, Unicredit e Deutsche Bank.

Sapio ha detto...

Si ma come? Quanto ciascuno e con quale disciplinare? Quanto tempo hanno per raccogliere il ptf?

Anonimo ha detto...

Tre portafogli di prestiti per lo sfruttamento di brevetti? Però! Non c'è da meravigliarsi. Dopo tutto siamo il paese di Leonardo, Meucci, Marconi, Fermi. E del Gastone di Petrolini (che inventò la macchina per tagliare il buro, un pezzetino di legno con un fil di fero).

Sapio ha detto...

Inevitabilmente, visto lo strumento, tre grandi banche. Le piccole banche, tagliate fuori, saranno contente.

Pizzicarello ha detto...

Ma l'Abi ed i Confidi accettano un sistema (Tranched Cover) che favorisce solo le grandissime banche?

Anonimo ha detto...

08/12/2011 17:37
*** Banche: lettera Abi all'Eba, parametri diversi tra Paesi sui ratiosMessaggio prima della diffusione di stime su buffer capitale (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 dic - Tra i diversi Paesi dell'Eurozona ci sono metodologie diverse per valutare il denominatore dei ratio patrimoniali, le Rwa ossia gli attivi ponderati per rischio, o divergenze nell'approccio da parte delle Autorita' nazionali con la conseguenza di "generare significative distorsioni della concorrenza e incoraggiare un'errata percezione dell'adeguatezza del capitale delle banche". Lo scrive l'Abi in una lettera inviata al presidente dell'Eba Andrea Enria di cui Radiocor e' in grado di riferire, alla vigilia della diffusione delle nuove stime sui fabbisogni di capitale delle banche europee per far fronte alla crisi del debito sovrano.
Ggz (RADIOCOR) 08-12-11 17:36:58 (0249)news 5 NNNN

enrico ha detto...

art. 39, comma 2: <>.
Il centro di questa norma è il verbo "può" il che vuol (vorrebbe) dire che "può" non significa "deve". Seconda considerazione: per come vengono redatte le norme in Italia, come si vede qui non si fa cenno a modifiche di norme precedenti e quindi già esistenti; questo dovrebbe voler dire (attendo smentite) che non sta scritto da nessuna parte che il Fondo doveva (fino ad oggi) accantonare l'8%. Non è vietato, ovviamente... ma non c'è una norma che lo obblighi.

Sapio ha detto...

Non è esatto la norma c'è e la trovi qui
http://www.fondidigaranzia.it/allegati/fondo_di_garanzia/decreto23.9.05.pdf

enrico ha detto...

Grazie Sapio, ma... un aiutino ... dov'è ? io non lo trovo ... [e comunque, permettimi di dire che sbagliata la tecnica legislativa; non si modifica un allegato a decreto ministeriale (che peraltro ho seri dubbi che sia legittimo per come è stato 'costruito') attravrso una norma primaria]. Grazie in anticipo per l'aiutino... :-)

Sapio ha detto...

Art. 1, comma 2

enrico ha detto...

Grazie Sapio. Come nelle migliori tradizioni, guardavo l'allegato (il dito) e non il testo (la luna) del d.m. Però confermo il mio commento precedente: 1) la tecnica legislativa utilizzata non è corretta (un decreto non regolamentare non può introdurre tale misura, se non è prevista da una norma di importanza superiore, che non mi pare esista); e aggiungo, 2) l'accantonamento è una pratica in vigore dal ottobre 2005 in avanti, i.e. nulla era obbligatorio accantonare per le operazioni garantite e controgarantite fino all'entrata in vigore del dm 23.09.2005). Guardando l'attuale decreto Monti, si colma la lacuna della mia osservazione al punto 1 (con l'art. 39, comma 2), ma ciò non sana quanto 'impropriamente' fatto in passato per circa 6 anni. Tutto questo mio commento solo per rimarcare che, sotto il profilo delle produzione regolamentare, il Fondo di Garanzia lascia molto a desiderare e non tutto ciò che 'luccica' è oro. Comunque .... grazie ancora per l'indicazione.

enrico ha detto...

Professore buongiorno. Lancio un ultimo commento per Lei e per l'indiscussa professionalità del blog. Allo scopo di raggiungere completa trasparenza, provi a lanciare una campagna che miri a far tirar fuori i dati del Fondo relativi alla inefficacia delle garanzie e delle controgaranzie in termini percentuali (pagato su garantito e pagato su controgarantito) ed in termini nominali (quante dichiarate inefficaci sul numero delle garantite e sul numero delle controgarantite) e, infine, quante hanno prodotto un contenzioso giurisdizionale. Che ne pensa ?... successivamente, analizzeremo i perché di queste informazioni (sempre che ce le diano)

Sapio ha detto...

Mi associo.

Anonimo ha detto...

Il dato sarebbe troppo imbarazzante e comproverebbe il bizantismo assoluto della normativa di settore che regola il Fondo. La stessa è frutto di una sedimentazione normativa durata un quindicennio che impone un'operatività, soprattutto per i Confidi quali soggetti "intermedi" tra Gestore e Banche, che garantisce molto poco sull'effettiva escutibilità della garanzia/controgaranzia pubblica. Un esempio: se le Banche non monitorano in modo puntuale la posizione controgarantita dal Confidi la sua relativa attivazione diventa una chimera. Urge profonda revisione delle Disposizioni Opereative del FCGPMI accompagnata, magari, da più stringenti parametri di bilancio in sede di istruttoria della singola pratica.

Anonimo ha detto...

@Enrico: i dati del Fondo sono in parte pubblicati sul sito. Qualche mese fa avevo intenzione di richiedere l'accesso al database sui tassi di default per finalità di ricerca, ma poi ho dovuto posticipare il progetto e quindi anche la richiesta.
Per i problemi di efficienza e trasparenza procedurale, penso che gli utenti del fondo (banche e confidi) hanno pieno titolo per chiedere le informazioni necessarie a valutare l'efficacia delle procedure attuali per discutere possibili miglioramenti. Se questo non lo si fa, forse è per il timore che mettendo in discussione l'attuale operatività si arrivi a rallentare o depotenziare il meccanismo. Questo vizio delle nostre prassi amministrative, per cui non si innova per razionalizzare, quasi mai.

Sapio ha detto...

Ho incontrato un esimio cattedratico che mi ha ricordato che per le norme europee, qualunque sia l'assorbimento del Fondo, l'importo garantito vale debito dello stato. Es. garantito 100, assorimento quello che volete, debito dello stato 100. Giudicate voi.

enrico ha detto...

@Luca - Professore, ho cercato sul sito ma non ho trovato nulla di veramente interessante. Attenzione però (mi rendo conto di aver scritto poco chiaramente il mio intervento precedente) perché io non mi riferisco ai tassi di default, ma mi riferisco alle richieste di escussione delle garanzie e controgaranzie del Fondo che il Fondo stesso ha respinto, dichiarando inefficaci le garanzie e controgaranzie.
In altri termini, è forte l'impressione che, grazie ad alcune regolette del tutto prive di senso, la 'copertura' del Fondo viene meno proprio quando ne hai bisogno [per loro stessa ammissione verbale, occorrerebbe chiedere alla vecchia Banca di Roma ... pare che gliele abbiano dichiarate TUTTE inefficaci].
Aggiungo inoltre che alcuni confidi, conoscendo quelle regole, quando vedono che la banca non le ha rispettate, evitano addirittura di 'attivare' la controgaranzia, sapendo che tanto il Fondo la dichiarerebbe inefficace.
Aggiungo infine un'ultima chicca: i tempi di pagamento (ovviamente quando non hanno più nulla a cui aggrapparsi) si sono enormemente dilatati (parliamo anche di + di 1 anno) perché hanno trovato un altro escamotage: chiedono di acquisire documenti di aziende che (chiaramente, se escuti la controgaranzia, quasi sempre) sono fallite da anni e, se non ce li hai, la controgaranzia è inefficace.
Insomma ... la ponderazione te la danno per legge, i soldi però ... beh, quella è un'altra cosa !