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martedì 20 settembre 2011

Aumento dell'IVA: che ossessione!

Ieri a Salvadanaio su Radio 24 la conduttrice Debora Rosciani ha dovuto far spazio ad una trasmissione (qui il podcast) sui problemi dell'IVA al 21% per i professionisti . Confcommercio stigmatizza l'effetto depressivo dell'aumento IVA su consumi che già sono in calo.
Chi emette o paga fatture deve stare attento a non sbagliare aliquota. Ho visto ieri un responsabile di CAF un po' stanco (e stufo) per il tempo perso la settimana scorsa ad aggiornare i software, con molti interventi manuali su singoli documenti.
Ma se l'aliquota IVA è un parametro delle procedure gestionali che si applica in base a certe chiavi di tipo transazione e decorrenza, perché non basta cambiare il valore dell'aliquota in una tabella e premere invio, e il sistema fa tutto in background? Storicizzazione dei parametri anagrafici e normativi: un mito che non sempre si traduce in realtà. I software non sono sempre all'altezza, ma anche la normativa è troppo complessa e farraginosa, e per applicarla servono procedure oltre il confine della computabilità.
 purtroppo c'è chi tifa per l'incomputabilità, che dà lavoro a tanti.
Una mole di adempimenti complicati e inutili crea lavoro per commercialisti e informatici, così come la sassata di un monello contro una finestra crea lavoro per i vetrai. E' un ragionamento del tipo: se sulla Parigi - Marsiglia togliessimo dieci metri di binari nei pressi di Lione, che beneficio per la città! I passeggeri dovrebbero scendere e sostare,  dando lavoro a  facchini, alberghi e ristoranti. Bastiat, grande economista liberale, fustigava senza pietà questi sofismi. Lo spreco, il furto o la distruzione di una risorsa (a cominciare dal tempo e dall'intelligenza) sono una perdita per chi li subisce. Se c'è qualcuno che ci campa, buon per lui, ma il gioco è a somma zero, nel migliore dei casi. Ed è iniquo, diseducativo, mortificante.
Nella normativa fiscale, nei software amministrativi, nell'offerta di servizi consulenziali, ci sono tanti pezzi di binario mancanti. Una riforma fiscale che riempisse i vuoti, semplificando, farebbe scendere lo spread BTp Bund  più dell'aumento dell'IVA. Scommettiamo? Stampa questo post

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