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lunedì 29 agosto 2011

Finlombarda: presentata la nuova ricerca sui confidi

Il Sole 24 ore, anticipa i risultati della ricerca promossa da Finlombarda, in collaborazione con l'Università di Torino, sul sistema dei confidi in Italia. Il lavoro è l'aggiornamento di uno studio precedente (tradottosi in questa pubblicazione), e utilizza i dati di bilancio integrati da questionari. I dati sono illustrati da Marco Nicolai, presidente del Consiglio di gestione di Finlombarda. Un suo precedente articolo, uscito a fine luglio sempre sul Sole, è stato ripreso qui su aleablog e ha raccolto molti commenti. Cito le conclusioni dello studio dall'incipit dell'articolo:
Hanno svolto un'utile funzione anticiclica, sobbarcandosi però un «impegno improbo» rispetto al loro ruolo e alla loro organizzazione. Così oggi i confidi sono in sofferenza e mostrano nel complesso un impianto economico e patrimoniale "debole", che va con urgenza corretto, migliorando la governance, la patrimonializzazione e la trasparenza contabile. Non solo: il processo di consolidamento va accelerato per garantire economie di scala e di specializzazione più adeguate alle nuove sfide poste dalla crisi.
Lo studio fornisce un contributo incisivo alla diagnosi dei problemi del sistema confidi. Forse il quadro di finanza pubblica costringerà Stato e Regioni a razionalizzare le politiche di sostegno del settore, anche se non è chiaro il modello di confidi che uscirà vincente (o indenne) dal passaggio a nord ovest tra shock normativi e organizzativi, qualità del credito sempre problematica e, appunto, aiuti pubblici rarefatti. Per intanto si lotta per difendere l'esistente (il modello d'altri tempi del confidi bonsai e quello del confidi 107 che costa e rischia troppo), con logoranti guerre di trincea in cui gruppi di interesse organizzati si contendono i soldi pubblici.
Occorre un guizzo di coraggio e di creatività, per spiccare il volo. Lo aspettiamo da tanti anni.
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12 commenti:

Dario Boilini ha detto...

Anche Castiglione, Vice Presidente ed assessore all'Industria della regione Abuzzo, ha ripreso questa notizia:
http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=articolo&servizio=xList&stileDiv=mono&msv=articolo18468&tom=8468

Anonimo ha detto...

Castiglione dà grande risalto alle tesi "anti-bonsai" della ricerca, ma gli è sfuggito questo passaggio dell'articolo:
"Diversa la situazione dei confidi 107 (quelli che hanno acquisito lo status di intermediario finanziario vigilato, con volumi di attività finanziaria superiori ai 75 milioni di euro), che mostrano una gestione economica più efficiente, ma compressa da un livello molto più consistente di perdite su crediti e da sofferenze. In entrambe le categorie, comunque, i servizi aggiuntivi sono irrilevanti, negando così un contributo utile al conto economico, che viene mantenuto in equilibrio grazie al livello sostenuto di contributi pubblici, che «dal 2003 al 2010 sono stati pari a 1,8 miliardi per il solo intervento delle Regioni»."
I confidi 107 sono diventati più efficienti (in realtà soltanto più grandi) perché hanno imbarcato pratiche scadenti. E non sono necessariamente più professionali, né innovativi. Capaci tutti di crescere così!

Sapio ha detto...

A proposito ! C'è qualche notizia sull'ispezione BdI ad Artigiancredito Toscano?

Anonimo ha detto...

L'ispettore capo è sfuggito per miracolo a un paiolo di ribollita che si è rovesciato sulla scrivania alla quale era seduto ....

Anonimo ha detto...

Anonimo non e' giusto disprezzare i confidi 107, saresti stato capace a fare meglio?
Nakatomo

Anonimo ha detto...

Nakatomo, non ti piace la ribollita?

Cipriana ha detto...

Critiche costruttive!!! Complimenti Anonimo. Mi permetto di ricordare 2 cose:
1) seppellire il tesoro nel campo non è detto che sia la scelta migliore (pensiero ormai noto di circa 2000 anni fa). A non far niente non si sbaglia mai?
2) sui conti e monitoraggi attività dei 106 mi rimane sempre qualche dubbio. sai com'è: dopo esserci fusi in 10 e rifatti i conti da 107!
comunque buon rientro a tutti.

Anonimo ha detto...

Cara Cipriana, i vari anonimi probabilmente sono ancora sotto l'ombrellone (come gli sia venuto in mente un piatto fuori stagione come la ribollita rimane un mistero).
Non vedo l'ora che il dibattito sul blog esca dalla fase balneare.

Sapio ha detto...

@ Luca. Anch'io non vedo l'ora che il dibattito riprenda seriamente. Non ci si rende conto che ballano diversi posti di lavoro di brava gente?

Gigi ha detto...

Sul Titanic non si può non ballare...

Dodona ha detto...

In effetti parlare e' un dono, non un obbligo....
In ogni caso, apprezzo molto l'intervento di Cipriana, perché coglie nel segno. I 107 mostrano con evidenza il ruolo che i confido hanno svolto e svolgono accanto alle imprese e ...alle banche. Questo grazie alla vigilanza cui sono sottoposti. Un 106 non può fare altrettanto, a meno che non faccia altrettanta trasparenza.
Sulla necessita' di una riforma della filiera della garanzia, in cui i confidi sono un perno essenziale, ne parlo, ne parliamo da tempo. Forse l'autunno che Vieri sara' la stagione propizia per vedere qualche fatto concreto.

Dodona ha detto...

Ovviamente l'autunno che verra'..... ('sti correttori sono proprio incorreggibili....)