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venerdì 22 luglio 2011

Regione Piemonte: presentato il piano a sostegno dei confidi

Da sito della Regione Piemonte riprendo l'annuncio del nuovo piano di sostegno ai confidi, frutto anche dello studio commissionato a due società di consulenza (vedi post). Cito dal comunicato:
“Abbiamo varato il piano per i Confidi e a settembre le nuove misure cominceranno il proprio percorso di attuazione. Ma aldilà delle scelte tecniche operate, il risultato a cui tengo di più è l’accordo trovato tra la Regione ed il sistema camerale piemontese per sostenere un piano strategico che da forza al sistema con investimenti reali, senza più mettere pezze per risolvere emergenze”: Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico, dichiara così la sua soddisfazione per i risultati raggiunti dal gruppo di lavoro sul sistema regionale dei Confidi che, nella riunione del 18 luglio, ha varato una linea d’azione condivisa da tutti i soggetti coinvolti.
[...]
Nella riunione si è deciso di istituire un osservatorio che coordini l’attività dei Confidi piemontesi, che ne sviluppi nel contempo studi ed indirizzi a favore del sistema regionale di garanzia, e perciò si è dati tempo fino a settembre per definirne la composizione, le competenze e le modalità di finanziamento. “L’osservatorio monitorerà il sistema - spiega l’assessore - e supporterà sia le scelte dei singoli Confidi, sia alle strategie e le decisioni dell’operatore pubblico allargato sul sistema delle garanzie e del credito alle imprese”.
Oltre all’istituzione dell’osservatorio, il perno su cui poggia la specifica politica di rilancio, il gruppo di lavoro propone una razionalizzazione del sistema, anche con incentivazioni economiche di provenienza pubblica, che passi attraverso modelli di business più efficienti, aggregazione di servizi e funzioni, eventuali fusioni su base associativa ed interassociativa, prevedendo anche un coordinamento più stretto tra i Confidi e le banche, tutto in un’ottica di semplificazione dell’intero sistema. Altre proposte riguardano il rafforzamento della controgaranzia a sostegno delle imprese, il rafforzamento patrimoniale (attraverso, per esempio, l’incremento del patrimonio di vigilanza), la riduzione dei rischi, la valutazione delle tipologie di incentivazione e sostegno dei Confidi, la quantificazione ed il reperimento delle risorse pubbliche necessarie per portare a termine i singoli obiettivi. In quest’ultimo caso la Regione Piemonte ritiene di poter mettere a disposizione una cifra intorno ai 15 milioni di euro, chiedendo al sistema camerale di fare altrettanto.
Ricapitolando, le azioni consisterebbero in:

  • creazione di un osservatorio sui confidi;
  • 15 milioni freschi dalla Regione + 15 milioni (si auspica) dalle Camere di commercio;
  • promozione di una razionalizzazione del sistema nei modi più opportuni (si elencano tutti quelli possibili)
Gli studi sui sistemi regionali dei confidi hanno fatto il loro tempo. Anche questo è probabilmente ottimo e commissionato con le migliori intenzioni: ma è servito davvero? Piloterà un cambiamento reale? Vedremo da settembre. Stampa questo post

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