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lunedì 6 giugno 2011

Guiso: contro l'usura l'antidoto è un mercato che funziona

Segnalo questo articolo dell'economista Luigi Guiso sul tema sollevato dalle recenti misure in materia di soglia dei tassi usurari introdotte dal Decreto Sviluppo.
Secondo Guiso non serve limitare d'imperio i tassi applicabili rispetto a un valore medio: può produrre comportamenti collusivi ed escludere fasce di popolazione dall'accesso al credito. Il miglior rimedio è un mercato bancario trasparente  concorrenziale. Stampa questo post

4 commenti:

Sapio ha detto...

Condivido pienamente: la legge antiusura è da abrogare non da modificare. Su questo punto la sinistra è in grave ritardo non avendo la forza di capire l'errore fatto nell'emanarla.

Anonimo ha detto...

Ma fateci il piacere che con il cosiddetto decreto milleproroghe si è lasciata mano libera alle Banche di applicare tassi debitori vergognosi, smontando di fatto i criteri di calcolo della 108!

Gigi ha detto...

Lo sostengo, inutilmente, da tre lustri. L'italico e bipartisan dirigismo però preferisce la legge al mercato.

Anonimo ha detto...

@Anonimo: con la 108, anche con tassi sono "vergognosi" a livello medio di sistema (pensiamo a certi prestiti personali), si stava dentro nei limiti anti-usura. Per operazioni nelle quali la maggioranza delle banche applicava tassi calmierati (es. i mutui casa) uno spread decorosissimo per un cliente non primario andava fuori soglia.
La soluzione è un mercato che funziona, sorvegliato dalla Vigilanza e dai consumatori. I limiti anti-usura da soli non risolvono il problema, semplicemente la banca non dà il credito al cliente che per lei è fuori soglia. Che a questo punto rischia di cadere preda degli usurai veri.