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venerdì 6 maggio 2011

Decreto sviluppo: alzate le soglie dei tassi usurari

Accogliendo il vasto appello del mondo bancario, il Decreto sviluppo presentato ieri ha modificato il calcolo del tasso soglia sopra il quale si viola la legge anti-usura con questa norma, all'art. 8. c7 (vedi anche articolo del Sole 24 ore:

d) all'articolo 2, comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, le parole: "aumentato della metà." sono sostituite dalle seguenti: "aumentato di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.”.
La formulazione previgente del comma emendato recita:
4. Il limite previsto dal terzo comma dell'articolo 644 del codice penale, oltre il quale gli interessi sono sempre usurari, è stabilito nel tasso medio risultante dall'ultima rilevazione pubblicata nella Gazzetta Uficiale ai sensi del comma 1 relativamente alla categoria di operazioni in cui il credito è compreso, aumentato della metà
Soddisfatti i banchieri, indignate le associazioni dei consumatori, che gridano allo smantellamento della legge anti-usura e alla connivenza tra governo e strozzini. Esagerano. Il confine tra  attività bancaria e criminale non è un dato statistico.
Da un altro punto di vista riscontriamo che con i nuovi limiti, anche il Taeg di filiera può incorporare il costo della commissione confidi senza andare in fascia usuraria. Non è un buon motivo per non fare il possibile per calmierare il costo del credito attraverso la garanzia.
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12 commenti:

Sapio ha detto...

Finalmente, era tempo che avvenisse. Ora le banche potranno finanziare anche alcuni prenditori con minore merito di credito senza obbligarli a procurarsi garanzie.

Gigi ha detto...

L'usura non sta nel quanto, ma nel come. Una legge che regoli il quanto può fare danni. E se può, lo farà.

Sapio ha detto...

D'accordissimo! Ma meglio di niente.

Anonimo ha detto...

Per quanto concerne le commissioni di garanzia dei Confidi, bastava escluderle dal calcolo del TEGM in piena coerenza con il trattamento riservato ai crediti di firma rilasciati dalle Banche sui finanziamenti concessi da altri Istituti.
A quanto pare però negli ultimi giorni l'ABI da questo Governo ha estorto ben altro. In primo luogo ha tolto di mezzo lo spauracchio del prospettato controllo di Bankit sulle sontuose rendite e carriere dei banchieri ed, infine, ha parzialmente smantellato la l. 108/96. Così ha fatto "cappotto" alla faccia di famiglie e PMI.

Anonimo ha detto...

Il Governo ha bisogno delle banche (che hanno le risorse finanziarie che la finanza pubblica non ha). Le banche hanno bisogno dei clienti. Sono fiducioso che la domanda organizzata, attraverso i confidi o in altri modi, potrà tutelare i clienti meglio della legge anti-usura. Una domanda organizzata che sappia anche fare buona comunicazione, dati alla mano, difendendosi con gli argomenti della tecnica bancaria e dell'economia industriale, senza bisogno di criminalizzare nessuno.

Anonimo ha detto...

Con un mercato bancario oramai sotto il diretto/indiretto controllo di 4/5 Gruppi, Lei crede veramente che i Confidi potranno veramente tutelare le PMI? O almeno che potranno farlo in maniera più incisiva di un tasso soglia oltre il quale si rischia la galera? Mi permetta di dubitarne e di concludere che la Politica dovrebbe di norma rappresentare gli interessi di tutti e non solo quelli di pochi Oligarchi.

Anonimo2 ha detto...

Sulle commissioni è necessario invece che vengano incluse nel calcolo del Taeg anche quelle delle banche garanti. Non ci devono essere esclusioni.

Anonimo ha detto...

Dl Sviluppo: al Mef incontro con il Ministro Tremonti.

Mercoledì 11 maggio, alle ore 15, presso il Ministero dell'Economia e Finanze, il Ministro Giulio Tremonti incontrerà la stampa per illustrare nel dettaglio gli articoli contenuti nello "Schema di decreto legge - semestre europeo - recante le prime disposizioni urgenti per l'economia", approvato dal Consiglio dei Ministri giovedì 5 maggio u.s. .

I giornalisti interessati a prendere parte al seminario, sono pregati di inviare la richiesta di accredito all'indirizzo di posta elettronica portavoce@tesoro.it entro le ore 19 di martedì.

————.

Roma, 9 maggio 2011.

Per ulteriori informazioni - For further information:
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Ufficio Stampa Press Office
Tel. 06/4761.4605 - 4625 - 4606
Fax:06/4814095
Email:
ufficio.stampa@tesoro.it.

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Anonimo ha detto...

Innazitutto con questo DL di fatto dal 4,10 % si potra' arrivare al 7,40 % con un aumento dell'80% .
I giornali che vivono di pubblicita delle banche non ne parlano
Le televisioni idem.
L'aumento dei tassi servira' solo a rimpinguare i conti delle banche.
Dato che le banche non sono onlus non ci sara' nessun incremento di numeri di mutui erogati, in quanto come gia' avviene ,non verranno erogati a chi avra' i bilanci in rosso o a imprenditori in difficolta'.
Come ricordato da Luca, il governo, e io aggiungerei la politica ha bisogno delle banche, le banche hanno bisogno della politica e chi paga sono sempre i soliti.
Ci sono banche come il Banco Popolare che ha sostenuto costi per la governance duale di 20.000.000 di euro pari a circa 4 volte l'utile di una controllata con 500 agenzie e 3500 dipendenti.
Prima di aumentare gli interessi del 70%

Anonimo ha detto...

Prima di aumentare i tassi dovrebbero dare il buon esempio riducendo i mega compensi agli amministratori, eliminando il 50% dei consiglieri che sonoquasi sempre provenienti dalle lobby della politica.
In pochi mesi le banche hanno chiesto circa 10 miliardi di aumenti di capitale, ma non hanno dato nessun segale di morigeratezza .
Profumo costava Unicredito piu di dieci milioni all'anno e se n'e' andato con una buonuscita /liquidazione di 40.000.000.
E' immorale e mortificante pensare che ci sono persone che possono guadagnare senza nessun rischio di impresa quello che un dipendente potrebbe guadagnare lavorando per 300 anni !!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Il governo prima le ha salvate con i tremanti bond, poi gli consente di aumentare il tasso di usura del 80% . Chissa' cosa avrà chiesto in cambio ?
La solita poltrona per i soliti noti che da anni stanno distruggendo l'Italia.
Ma Grillo e' al 5 % e dopo il V day per Berlusconi arrivera' anche quello per i banchieri.
Aggiungerei che all'ultimo forex le ammiraglie con autista brulicavano per la citta' mentre le banche chiedevano miliardi di aumenti di capitale.

Anonimo ha detto...

Oh, bene, qualche voce nuova nel dibattito su aleablog. Non faccio l'avvocato delle banche, però noto che con tassi del 3,5% offerti sui conti web ai privati, una banca non può fare prestiti al tasso massimo del 4,1%. Come fa a coprire i costi? Allora fa utili su altre voci, molto meno trasparenti e più pericolose per la clientela. Oppure si mette a fare trading speculativo. Un tasso "giusto", non troppo basso, è la condizione per avere banche sicure e anche più rispettose della clientela.
Sulla giustezza dei compensi ai banchieri si potrebbe discutere a lungo. All'estero è molto peggio, pensiamo alle fortune accumulate da chi ha montato e smontato le operazioni subprime che hanno fatto scoppiare la crisi. Il problema c'è ancora: il dirigente di una banca d'investimento è come una star del cinema o dello sport, guadagna una fortuna perché fa guadagnare una fortuna ai suoi datori di lavoro, o almeno pare;io sono per eliminare i bonus ai banchieri legati ai risultati di breve, ma le banche continuano a cercarli perché credono che la star le faccia guadagnare di più. Ma non è questo il problema che abbiamo in Italia.
In Italia occorre fare tutela dei consumatori in modo competente, non demagogico. Andare a negoziare con le banche in maniera energica, cifre alla mano, più da ragionieri che da avvocati.
I V-Day sono un tentazione per tutti i problemi: potremmo organizzare un V-Day per il compagno di scrivania,il capo-ufficio, la moglie, il marito, il compagno, la compagna, l'amministratore di condominio, e via a salire fino ai banchieri e ai governanti, al Destino.
I V-day non servono a nulla, distraggono e distruggono, nel micro così come nel macro. Al massimo un V-second (quando 'cce vo' ce vo'), ma il secondo dopo si deve riprendere a dialogare e a costruire.