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giovedì 10 marzo 2011

RetImpresa e Federconfidi insieme per agevolare l'accesso al credito - RetImpresa

Roma, 9 mar - Agevolare l’accesso al credito per le pmi che si mettono in rete: questo lo scopo dell'accordo firmato oggi da RetImpresa e Federconfidi. Di particolare rilievo, tra gli elementi qualificanti utilizzati dai Confidi ai fini della valutazione del rischio, il riconoscimento dell'importanza sia della partecipazione delle imprese a un progetto di rete, che ne evidenzia la maggiore capacità di innovazione e competitività, sia dell'eventuale asseverazione, ossia l'attestazione che la rete abbia i requisiti adeguati per fruire dei benefici fiscali. Inoltre, gli stessi Confidi potranno prendere a modello il contratto di rete per realizzare propri programmi di aggregazione.

"Questo accordo – afferma Aldo Bonomi, vicepresidente per le politiche territoriali e i distretti industriali di Confindustria e presidente di RetImpresa [Agenzia confederale per le reti di imprese di Confindustria– ha un grande valore aggiunto, perché riconosce una forte valenza al contratto di rete ai fini della valutazione dell'affidabilità delle imprese, soprattutto quelle di minore dimensione. I Confidi si dimostrano ancora una volta vicini e attenti alle esigenze delle nostre aziende, contribuendo ulteriormente alla loro crescita attraverso la consulenza finanziaria e la concessione di garanzie".
"I Confidi - sottolinea il presidente Federconfidi Francesco Bellotti - si mettono a disposizione delle aziende che costituiscono reti di impresa con una partnership che nasce proprio per facilitarne l'accesso al credito e promuovere programmi di collaborazione realizzati attraverso i contratti di rete. Contratti di interesse anche per gli stessi Confidi: la "rete" potrà, infatti, essere utilizzata come modello di aggregazione per realizzare un sistema integrato aperto a soggetti diversi, dando così nuovo e ulteriore impulso al processo di concentrazione e riorganizzazione da anni in atto nel mondo della garanzia mutualistica e finalizzato proprio a un maggiore supporto alle pmi."
Il contratto di rete è una delle novità della politica industriale, sebbene rimangano aperte delle questioni sulla sua natura giuridica e sulla rilevanza dei benefici fiscali, che mi pare si riducano alla sospensione di imposta sugli utili a fronte di risorse conferite da un'azienda al progetto di rete, senza arrivare al consolidato fiscale di rete che era stato proposto in un primo momento.
Da questa news emerge che Confindustria è interessata a promuovere questo contratto (la legge attribuisce l'asseverazione delle reti "genuine" alle Associazioni accreditate presso il CNEL), e che lo stesso contratto potrebbe catalizzare aggregazioni tra confidi.
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