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lunedì 28 marzo 2011

Eurofidi: il CdA approva il bilancio 2010

Con grande tempestività, Eurofidi ha pubblicato sul proprio sito il bilancio 2010, approvato dal Consiglio di amministrazione e portato in approvazione alla prossima Assemblea. Il documento è molto chiaro nel descrivere una politica tesa a consolidare massicci volumi di garanzia, supportati da una quota crescente (fino ad oltre il 50%) di controgaranzie.
Cito gli highlights dalla Relazione sulla gestione:
Passando ad un esame più approfondito dell’attività della società occorre sottolineare:
- che in data 20/04/2010 siamo stati iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 TUB;
- che nel mese di ottobre si è concluso l’aumento di capitale sociale. A fronte di una previsione di € 35,0 milioni i soci hanno versato complessivamente € 28,0 milioni. Riteniamo quello ottenuto un ottimo successo se si considera che € 13,4 milioni sono stati versati dalle imprese;
- che, come evidenziato dalla tabella sottostante, è continuato il processo di diversificazione territoriale. Lo stock di garanzie rilasciate a favore delle imprese piemontesi è passato dal 40% del 2007 all’attuale 34%. E’ da sottolineare comunque che il Piemonte rimane il primo mercato;
- abbiamo spesato a conto economico insolvenze per € 46,1 milioni e accantonato al fondo
svalutazione crediti € 8,0 milioni;
- nonostante tali rettifiche l’indice di solvibilità al 31/12/10 è del 10,62%, superiore al 6%
richiesto dalla normativa Bankit; tale indice sale al 13,22% se si considerano le controgaranzie presentate nella seconda metà di dicembre e per le quali abbiamo ricevuto la delibera del Fondo nel corso dei primi mesi del 2011;
- la riduzione della redditività, passata da € 4,7 milioni del 2009 a € 48.744 del 2010, è da
imputarsi principalmente a due fattori:
* la modifica del mix di prodotto con una prevalenza dei fidi a breve termine rispetto ai finanziamenti
* l’aumento dei costi relativi alla controgaranzia che si sono incrementati di € 1,8 milioni
rispetto all’anno precedente. Tale maggiore costo troverà riscontro positivo nei prossimi
anni con una riduzione sensibile delle perdite nette. [...]
Nel corso del 2010 abbiamo ottenuto controgaranzie per € 1.156 milioni pari al 75% delle garanzie rilasciate su Breve e Finanziamenti, nel 2009 le controgaranzie ottenute erano € 778 milioni, pari al 64% delle garanzie rilasciate su Breve e Finanziamenti.[...]
Lo stock delle garanzie ammonta complessivamente a € 3.718,85 milioni con un incremento del 9,51% rispetto al 2009. Tale stock è composto per il 22,16% da operazioni con CAP.[...]
Nel 2009, a fronte di uno stock di garanzie di € 2.268,5 milioni avevamo ottenuto controgaranzie per € 1.233,2 milioni pari al 54,3% del totale; nel 2010, a fronte di uno stock complessivo di garanzie di € 2.857,62 milioni, le controgaranzie ottenute ammontano a € 1.941,6 milioni pari al 67,95% del totale.
[...] nel  2010 abbiamo spesato a c/economico insolvenze per complessivi € 46,14 milioni, inoltre abbiamo accantonato a fondo svalutazione crediti dubbi € 7,99 milioni relativi a crediti generati per pagamento di  insolvenze. A tali costi si contrappongono recuperi per € 14,50 milioni, € 11,65 milioni come somme recuperate dal riparto a carico dei soci e € 27,98 milioni come utilizzo del fondo rischi.
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25 commenti:

Sapio ha detto...

A pag. 6/11 della Relazione degli amm.ri si parla di "Partite in evidenza" 463 ME (+33% rispetto all'anno precedente). Cosa sono?

Peppino ha detto...

A pag. 2/11 della Relazione degli amm.ri si dice "abbiamo spesato a conto economico insolvenze per E 46,1 milioni e accantonato al fondo svalutazione crediti € 8,0 milioni", poi nel conto economico, ad una prima lettura, non se ne trova traccia?! Ma adesso cerco meglio nella nota integrativa.

Claudio C ha detto...

@ Sapio, "vino, io ti ribattezzo acqua. Sofferenze, io ti ribattezzo "partite in evidenza"". Fra l'altro pari a tre volte il PV.

Anonimo ha detto...

Il Più grande confidi italiano ha chiuso in utile anche quest'anno.

Masaniello ha detto...

Bella forza, col 75% di controgaranzie e il 20% di garanzie cappate!

Claudio C ha detto...

Ma quale utile? 49.000 Euro. Il mio stipendio è più alto!

Sapio ha detto...

@ Peppino, l'informazione che cerchi è a pag. 54 del bilancio

Claudio D ha detto...

Utile?
pag 54 del bilancio!!! Ed il prossimo anno chi ricapitalizza???

Gigi ha detto...

Volete tutti dire che Eurofidi è inutile?

Gigi ha detto...

...ops, scusate il lapsus, volevo dire "in utile".

Oracolo ha detto...

Che i tempi siano difficili non è un mistero.
Ritengo però che vadano apprezzati confidi come Eurofidi e Neafidi, per citarne due di grossi, che pubblicano sul loro sito i bilanci anche in tempi difficili, e non per obbligo di legge.

Gigi ha detto...

@ Oracolo: il fatto che si scherzi non vuol dire che non venga apprezzata la trasparenza. E' che siamo ragazzi... cerchiamo sempre un lato ironico, a volte un po' sarcastico. Via, un po' di allegria non guasta... (a proposito se ci fosse una fusione tra Euro- e Neafidi come si chiamerebbe il nuovo confidi?)

Anonimo ha detto...

Tom ha detto: @Gigi sarebbe Neurofidi!!!

Antonio ha detto...

Associare Eurofidi a Neafidi mi sembra quantomeno indelicato

Sapio ha detto...

Mi sfugge qualcosa per mio demerito: a pag. 7 della Relazione si dice che nel 2010 sono state pagate 64,88 ME di Sofferenze. Nella pag. successiva si parla di 54,13 ME fra perdite e svalutazione crediti. La differenza di 10,75 ME dov'è? Non è transitata su C.E.?

Antonio ha detto...

Sicuramente questo bilancio non brilla per trasparenza (hanno fallito gli IAS-IFRS?! o chi deve controllare i bilanci?), una sola cosa è certa: con ca. 30 milioni di euro di commissioni nette e 30 milioni di euro di spese amministrative, anche il prossimo anno si ricapitalizza.

Anonimo ha detto...

Dalle Banche c'è sempre qualcosa di interessante da imparare. Infatti:
"ieri il numero uno di Ubs ha lanciato il monito alla Bank of England attaccando i banchieri presenti. L’ultima follia della comunità finanziaria sono obbligazioni ibride bancarie come molte altre, che promettono elevati rendimenti (oltre il 10 per cento annuo), e, soprattutto, sono convertibili. L’obbligazionista diventa così azionista, con tutti i rischi del caso. Niente più cedola, ma dividendo. Il pericolo che coi Cocos si stiano creando una serie di banche zombie è sempre più concreto."

Claudio D ha detto...

@Antonio Ma Finpiemonte, Unicredit, Intesa, e soprattutto le aziende socie saranno d'accordo?

Sapio ha detto...

Mi permetto di linkarvi questo commento ultra-tecnico che ho postato sul mio blog:
http://creditoeconfidi.blogspot.com/2011/03/i-bilanci-confidi-107-il-caso-eurofidi.html

Anonimo ha detto...

Sapio, Ti ricordo che gran parte del portafoglio di EF è cappato sui fondi cauzionali/fondi rischi monetari. Per cui....a buon intenditor poche parole.

Antonio ha detto...

Non possiamo conoscere come è costruito il Fondo per Perdite Attese ma, a bilancio, è ca. 1% dei rischi assunti: anche se avessero tutti i rischi ad un anno, con PD esigue (difficile da credere), LGD basse, non è un po' poco? A spanne mi aspetterei una PA dal 4% almeno in su

Sapio ha detto...

Il problema di Eurofidi è quel monte di Partite in Evidenza. Non possiamo sapere dall'esterno se il Fondo Rischi sia adeguato a coprirne le perdite future ma 463 ME sono veramente tanti.
Un altro problema è che un Confidi pluriregionale ha una struttura incompatibile con le politiche di agevolazione degli enti locali che richiedono Confidi localizzati.
Le garanzie cappate sono destinate a ridursi perché difficili da gestire per le banche e perché è difficile stimarne il rendimento ex-ante.

Zibgniew ha detto...

E se i problemi di Eurofidi fossero un riflesso di quelli della Juve?

Anonimo ha detto...

Pagina 69 del Bilancio:
"A tal proposito Eurofidi ha iniziato, nel corso dell’esercizio 2009 e continuato nel corso del 2010,
ad erogare garanzie Basilea 2 compliant a valere sul proprio Patrimonio. Tali garanzie tuttavia sono
state erogate esclusivamente in presenza di controgaranzia pari al 90% da parte del Fondo Centrale
di Garanzia. Tale approccio continuerà anche nel corso dell’esercizio 2011".
E se non ci fosse il "santo fondo di garanzia" emetterebbe garanzie Basilea 2 compliant?

Anonimo 2 ha detto...

Finche paga Pantalone (noi) sono tutti Basilea 2 Compliant