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mercoledì 16 febbraio 2011

Moratoria alla firma => firmata!

Questa mattina, presso il Ministero dell'economia, è stata firmato il nuovo accordo sulla moratoria dei debiti delle imprese. Lo ricordava questo pezzo del Messaggero, e lo stesso quotidiano ha messo in rete il primo commento sull'accordo firmato.Per la messa a punto del nuovo accordo uno dei nodi tecnici che ha richiesto più tempo per essere sciolto è stato quello dell'utilizzo dei derivati lineari, strumenti di copertura che all'inizio hanno incontrato lo scetticismo delle imprese più piccole.
Commenti positivi di Emma Marcegaglia ("E' di importanza fondamentale, permette ad un'azienda in difficoltà finanziarie di andare avanti"), Giuseppe Mussari ("Strumento unico in Europa"), Giorgio Guerrini ("segna un nuovo e positivo rapporto tra sistema del credito e delle imprese").

PS 1/3: linko il testo dell'accordo dal sito fedartfidi.it Stampa questo post

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dario: è antipatico dirlo, ma il debito di fornitura della PA dà un aiuto non trascurabile al rispetto dei parametri di Maastricht. Ci vorrebbe il genio della lampada di Aladino che faccia sparire di colpo crediti e debiti arretrati degli enti pubblici e delle imprese, e coprisse il fabbisogno di cassa dello Stato conseguente. Banche e società di factoring perderebbero un po' di lavoro, ma l'economia ripartirebbe più snella.
Sono favole da Mille e una notte ...

Anonimo ha detto...

@Dario: si è mangiato di nuovo il commento, penso che sia un problema di filtro anti-spam (conteneva un indirizzo web). Ci riprovo senza l'indirizzo. Il commento che segue in realtà era il primo della lista.

Dario ha detto...

La moratoria è sicuramente uno strumento utile ma mi domando che fine abbiano fatto i buoni propositi governativi sulla contrazione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione.
Sarebbe interessante valutare l'impatto sulla economia italiana di un ipotetico, improvviso, complessivo, pagamento di tutti i debiti scaduti della PA. Verra fuori mica qualche punto di PIL, qualche concordato/fallimento/sofferenza in meno senza investimenti?
In argomento vi segnalo la proposta di legge Bertrandi - Misiani che vorrebbe regolare i tempi di pagamento tra privati e con la PA.

Dario ha detto...

Luca: sapevo che avresti richiamato Maastricht, ma in Italia c'è chi sostiene, e da che pulpito, che bisogna fare somma algebrica tra i debiti dello stato e la ricchezza delle famiglie ed allora ancora uno sforzo e facciamo la somma anche del maggior deficit dello stato con i minori debiti (o maggiori crediti) delle imprese.
Assomiglia un po a quella storiella che raccontasti dei 100 euro di anticipo per l'albergo poi restituiti che nel frattemo hanno appianato tante situazioni. :)

Anonimo ha detto...

@Dario: purtroppo nella successione delle operazioni che potrebbero sgonfiare il debito aggregato (pubblico+privato), le finanze pubbliche andrebbero in allarme rosso. E' difficile evitarlo. Ci vorrebbe un genio, o un artista, o un mago, per riuscire ad atterrare in piedi. Ci si può provare ;-)