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venerdì 17 dicembre 2010

Nuovo metodo di calcolo dell'ESL sul Fondo centrale: cambiano i parametri



Su incentivionline (sito MCC) si dà notizia della nuova taratura dei coefficienti di calcolo dell'equivalente sovvenzione lorda (ESL) per gli interventi effettuati dal Fondo centrale di garanzia. Ne avevo parlato l'ultima volta qui.
L'articolo osserva:
Con riferimento al citato decreto ministeriale del 28 ottobre 2010 che ha introdotto il nuovo metodo di calcolo dell’ESL, infine, si precisa che l’applicazione della disciplina del c.d. “regime autorizzato” agli interventi del Fondo di Garanzia è momentaneamente sospesa, in attesa della definizione delle procedure di comunicazione alla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento CE n. 800/2008, del nuovo metodo di calcolo. Pertanto, tutti gli interventi del Fondo sono attualmente concessi in ambito de minimis applicando i coefficienti tabellari aggiornati.
Leggendo i precedenti comunicati mi era sfuggito che il nuovo metodo non era ancora approvato dalla Commissione UE per l'applicazione a programmi di aiuto non in de minimis, soggetti quindi a massimali correlati all'entità del progetto agevolato e tendenzialmente più alti dei 200.000 euro in tre anni previsti in de minimis. Devo moderare il mio entusiasmo, allora, nell'attesa che sia formalizzato l'endorsement di Bruxelles.
Eleonora, dovremmo riprendere in mano la questione dopo il tuo ultimo aggiornamento, perché tra normative comunitarie e applicazioni nazionali si è fatta complessa.

Luca

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5 commenti:

Sapio ha detto...

A proposito di calcoli. Negli ultimi 15 giorni ho sentito questa da due bocche autorevoli: il tasso soglia antiusura nei mutui è 3.90% ed il costo della provvista è pericolosamente vicino alla soglia tanto da non lasciare spazio ai margini delle banche. Ho fatto noare che allora il tasso medio erogato dichiarato dalle banche é il 2,6=3,9/1,5 quindi le banche avrebbero dichiarato, 3 mesi or sono, erogazioni a tasso inferiore alla provvista di oggi.
Cosa possibile in via teorica solo in una fase di forte accelerazione dei tassi, come non è l'attuale (l'Euribor 6 mesi è passato da 1,16 ad 1,23 nell'ultimo trimestre).
Già alle banche danno torto pure quando hanno ragione, figuriamoci dopo simili affermazioni.
Rimane il fatto che la legge contro l'usura, nata prima di Basilea, oggi favorisce l'usura perché impedisce alle banche di applicare i tassi risultanti dal ridotto merito di credito

Gigi ha detto...

Beh, è evidente che la legge antiusura è una delle leggi più anti-mercato che siano state fatte in Italia. Come sempre la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni, e qui di buone intenzioni ce n'erano molte forse troppe. Ma fissare dei tassi soglia in maniera così automatica è una delle stupidaggini più grosse ed illiberali che siano mai state fatte. Sorprende che governi sedicenti mercatisti e/o liberali succedutisi nei lustri successivi abbiano potuto accettare che il tasso soglia fosse determinato in maniera così stupidamente automatica. Forse pagare il 4% anziché il 3,90% è usura? Per la legge sì'. Per chi quel tasso lo pagherebbe volentieri pur di accendere un mutuo (magari perché ha un ROI del 10% e non gli fa gran differenza) la legge diventa una limitazione al fare impresa, occupazione, PIL. Uno dei tanti lacci e lacciuoli che i lillipuziani della poitica bipartisanamente hanno teso al Gulliver economico italiano.

excelsus ha detto...

Concordo con entrambi gli interventi. I problemi diventano poi insormontabili se al tasso debitorio della Banca si aggiungono le commissioni di garanzia dei Confidi.

Luca ha detto...

Sì, le norme anti-usura sono nate con i tassi pre-euro. Oggi le banche stanno lavorando spesso a spread negativi perché la concorrenza sulla raccolta è accesissima (vedi conti di risparmio online), le piccole hanno rapporti impieghi/depositi tiratissimi e ci sono problemi di liquidità, finora tamponati dalla BCE, ma in futuro? Il business bancario non può reggersi sui ricavi dei servizi.
Non voglio fare dell'allarmismo, ma è un problema da prendere in carico.

Henri Charrière ha detto...

ritornando un momento alle nuove procedure di calcolo del MCC che permetterebbero di uscire dal regime di esenzione de minimis, so che in via ufficiosa la Commissione già ha espresso parere positivo..