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mercoledì 30 giugno 2010

Wall Street: riparte il calcio-mercato



Wall Street torna ad assumere, ne parlano Bloomberg e il Sole 24 ore. Alcune figure sono molto ricercate, e le grandi banche se le contendono a suon di stipendi e bonus, con minimi garantiti anche per più di un anno.
Se siete un trader in derivati azionari o in commodities, e un private banker che tratta investimenti "alternativi", potete ricevere offerte molto appetibili. Tutto questo perché veniamo da un anno di utili sul mercato del debito e dei cambi in particolare. Il denaro a costo zero consente di finanziare quasi gratis qualunque strategia che promette un ritorno interessante, con leva sostenuta (Basilea 3 sul trading book non è ancora arrivata). Le banche maggiori incassano il dividendo di una riforma del sistema finanziario meno draconiana di come l'avrebbe voluta Paul Volcker: il trading in derivati di largo mercato (IRS e currency) rimane sui bilanci delle banche, e anche le operazioni per copertura su credit derivatives. I limiti al proprietary trading su private equity ed hedge fund (attività che dovevano essere bandite per le banche che accedono al rifinanziamento della Fed) sono rimasti relativamente ampi. Il paymaster Kenneth Feinberg dovrebbe vigilare per conto del Presidente Obama sui bonus smodati, ma abbiamo visto che quando gli utili da trading corrono, i trader sono corteggiati con regali sempre molto costosi.
Sta arrivando al ripresa e tutto torna all'età dell'oro? Oppure è un deja-vu della caccia ai profitti di breve? A giudicare dagli sbalzi di sentiment registrati da Bloomberg in news pubblicate a distanza di un giorno, o di un'ora, propendo per la seconda ipotesi.

Luca

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1 commento:

Gigi ha detto...

Fare il pieno di risorse umane (umane sì, ma sempre risorse, come le materie prime, le foreste, etc.etc) quando serve è come fare il pieno di benzina per andare in ferie. Infatti la benzina costa di più in agosto (e anche le autostrade dal primo luglio!!). Con la differenza che le R.U. vengono strapagate ora e licenziate domani. Finché il personale sarà "risorsa umana" e finché gli obiettivi saranno di brevissimo periodo (neanche fare utili, ma battere le stime degli analisti!) non usciremo da questa crisi. E se ne usciremo non sarà merito nostro.