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venerdì 23 aprile 2010

Chiarimenti sul deposito del bilancio XBRL



In contemporanea col convegno XBRL International di Roma, mercoledì scorso si è tenuta una riunione dell'Osservatorio Unioncamere - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per il deposito del bilancio di esercizio. L'Osservatorio ha approvato le regole operative per il deposito del bilancio nel formato XBRL (ne ha parlato il Sole 24 ore del 22/4 a pag.29). Si trattava di chiarire un punto che sento discutere da quando il registro imprese ha cominciato a sperimentare la raccolta dei prospetti di sintesi del bilancio nel nuovo formato elettronico.
La vexata quaestio riguarda la coesistenza di due documenti elettronici da depositare: il documento di bilancio completo in formato pdf/A (comprensivo di tabelle di sintesi, relazione sulla gestione, nota integrativa e altri allegati) e il file XBRL contenente solo conto economico, stato patrimoniale e conti d'ordine. Ora, si è formata un'opinione contraria alla duplicazione delle informazioni di sintesi nei due formati, secondo la quale l'azienda deve depositare un pdf privo di tabelle di sintesi; queste devono stare soltanto nel file XBRL depositato contestualmente. Questa posizione aveva prevalso. Perché? Per un insieme di ragioni politiche (non chiedere due volte le stesse informazioni) e tecniche (evitare la presenza nel Registro imprese di due versioni incoerenti di uno stesso dato). All'atto pratico, ci si è accorti che non si può forzare questa regola in modo assoluto. Ci sono infatti situazioni nelle quali gli schemi di bilancio civilistici (recepiti dai formati Xbrl) non sono sufficienti a rappresentare la situazione aziendale nel rispetto dei principi di chiarezza, correttezza e veridicità ex art. 2423 del Codice civile. Un'impresa che ritiene di aggiungere voci per questo fine lo può fare. In questi casi, e soltanto in questi, l'Osservatorio ha deciso di consentire il doppio deposito dei prospetti di sintesi (pdf e xbrl) allegando la seguente dicitura: " Lo stato patrimoniale e il conto economico sono redatti in modalità non conforme alla tassonomia italiana Xbrl, in quanto non è sufficiente a rapresentare la particolare situazione aziendale nel rispetto dei principi ...".
Mi pare che sia una scelta di buon senso. Io dal canto mio avrei lasciato conto economico e stato patrimoniale anche nei pdf, così da avere un documento stampabile completo, lo stesso che l'assemblea dei soci approva. La società avrebbe poi dichiarato la conformità (o nei casi suddetti la conformità con un diverso schema di esposizione) dei dati xbrl con quelli pdf. Dati incoerenti ce ne possono essere anche in nota integrativa, o nella relazione sulla gestione. Man mano che la tassonomia Xbrl allargherà il suo ambito di applicazione si potranno fare controlli più accurati, cosa impossibile nell'era della carta o del solo pdf.

Luca

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1 commento:

Gigi ha detto...

Credo che ci sia poca consapevolezza nella mente di molti decisori della differenza che passa tra un bilancio PDF e un bilancio Xbrl(ma in generale tra un documento PDF e uno in xml). Certo non si può pretendere che tutti i manager abbiano una formazione informatica, ma decisioni conservative rischiano di frenare l'efficienza e l'efficacia ottenibile da documenti strutturati che danno la possibilità di interscambio e di elaborabilità dei dati.
Non so se dovremo attendere l'avvento di una nuova generazione di decisori, magari nativi digitali, per migliorare i processi informativi, sta di fatto che in un mondo in cui l'informatica ha una rilevanza decisiva nel velocizzare e tutti i processi manca la consapevolezza di quello che si può fare e che si dovrebbe fare. O i tecnici non sanno spiegare abbastanza bene i vantaggi o i decisori non hanno sufficienti capacità cognitive per valutarne i vantaggi e, nel dubbio, appunto, prevale la decisione conservativa (PDF).
Ovvio che laddove l'informazione non sia ancorea strutturata il PDF è l'unica soluzione e va usata fino alla definizione delle tassonomie necessarie. Dove, invece, l'informazione è strutturata, xml (xbrl nel caso di specie) diventa l'unica scelta lungimirante. Non solo, eventuali documenti PDF possono sempre essere creati a partire dall'xml (non il contrario!), per cui si eviterebbero sia le duplicazioni nelle trasmissioni sia l'eventuale incongruenza delle due versioni (di fatto una dipende dall'altra), preservando di fatto la leggibilità e la possibilità di stampare con un unico PDF tutto il bilancio, come correttamente auspica Luca.