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giovedì 25 febbraio 2010

Confcommercio Umbria: i confidi propongono tanto, ma le banche dispongono poco



Una news ASCA riferisce dei risultati dell'Osservatorio sul credito e sul fabbisogno finanziario delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel quarto trimestre 2009, realizzato da Confcommercio Perugia. L'indagine ha utilizzato i dati relativi allo stesso periodo, rilevati da Umbria Confidi. Cito un passaggio:
La cooperativa di garanzia del sistema Confcommercio della provincia di Perugia, nel corso del 2009 infatti, ha dovuto sostenere un aumento straordinario della propria attivita', con un incremento dei finanziamenti deliberati (del 51%) e del numero delle pratiche (del 65%) rispetto all'anno precedente.
Nel 2009 pero', Umbria Confidi ha dovuto registrare un aumento significativo - dal 14% del 2008 al 26% del 2009 - del differenziale tra finanziamenti deliberati dalla cooperativa di garanzia e quelli poi effettivamente erogati alle imprese da parte del sistema bancario.
Anche dalle mie visite in Abruzzo e nelle Marche avevo raccolto evidenze simili.

Luca

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1 commento:

paolo nebbia ha detto...

ecco un chiaro segnale di ciò che sta avvenendo sui territori. C'è però una incongruenza rispetto ai dati comunicati.
Come è possibile erogare volumi simili senza sostegno patrioniale e comunque risorse finanziarie sufficienti come nel Caso di U. Confidi?
Come viene effettuata questa attività e come viene valutata dal mondo bancario? A quanto ammontano le reali perdite?
Grazie