aleablog

giovedì 22 ottobre 2009

Lo schema di garanzia statale delle RMBS britanniche scade intatto



Come riferisce Fitch in questa news (accesso gratuito utenti registrati), il programma varato nell'aprile dal governo britannico inteso a rivitalizzare il mercato dei titoli asset-backed su mutui residenziali (RMBS), va a scadere oggi senza che nessun emittente lo abbia utilizzato. Pare che i possibili fruitori si siano spaventati del costo, pari al premio mediano sui CDS a 5 anni riferiti al debito dell'emittente, più 0,25%. Più gradite le soluzioni di mercato che prevedono una garanzia dell'emittente sul default e sulla durata massima dell'investimento.
Nel pieno della crisi i Governi (e le Banche centrali) hanno attuato interventi vario tenore. Per i più massicci e (pro-tempore) risolutivi le autorità non sono andate troppo per il sottile quanto a importo, equità del costo, oneri per il bilancio pubblico. Per altri, come quello di cui si parla sopra, si è messo mano al bilancino per calibrare un costo equo che non comportasse aiuto di Stato incompatibile e non alterasse il funzionamento del mercato. Esercizio arduo, il secondo. Le banche beneficiarie non amano gli aiuti ibridi: la ciambella di salvataggio con il cartellino del prezzo attaccato non la vuole nessuno.
Un po' come è successo per i Tremonti bond, accolti freddamente dalle banche che avevano azionisti con tasche sufficientemente profonde e piene, e redditi in ripresa.

Luca

Stampa questo post

1 commento:

Sapio ha detto...

E' successo anche da noi che alcuni enti agevolatori abbiano offerto garanzie imponendo un tetto al tasso applicabile all'esposizione garantita. Risultati molto modesti.