aleablog

giovedì 21 dicembre 2006

Progetto Banca popolare delle Provincie Calabre



In modo del tutto inatteso, sono stato coinvolto in un nuovo progetto: la costituzione della Banca popolare delle Provincie Calabre. Dopo due progetti in Italia centrale (Banca Impresa Lazio e Gepafin - Confidi Umbri), il Sud teneva in serbo qualcosa per noi, me lo sentivo.
Il progetto è affascinante. Far partire una banca con radicamento locale nel Mezzogiorno, in Calabria, dove - a parte alcune banche di credito cooperativo - operano soltanto i maggiori gruppi o le reti locali di Banche popolari del Nord-Centro (Carime di BPU, Banca nuova della popolare vicentina, Popolare di Crotone del gruppo BPER, unica eccezione la presenza della Popolare di Bari). Dietro il progetto "Popolare delle Province Calabre" sta un numeroso gruppo di promotori. La raccolta delle adesioni è cominciata più di dieci anni, tra non poche difficoltà. Io non immaginavo, ma c'è una motivazione fortissima tra i soci a rilanciare l'imprenditorialità bancaria in Calabria.
Adesso il mio compito è di contribuire ad un programma di attività sostenibile(deve passare il vaglio della Vigilanza), ed anche attento alle esigenze della clientela (specie delle piccole imprese) non pienamente soddisfatte dall'offerta attuale. Il tutto in una regione dove i livelli di reddito pro capite non sono ai primi posti, e dove il tasso di passaggio a sofferenza fa segnare il massimo. Bisogna tracciare un sentiero di crescita scegliendo un terreno solido, e percorrerlo senza sbandamenti.
Mi piacciono queste sfide.

Luca

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9 commenti:

andrey ha detto...

Finalmente! una banca popolare per essere una guida ed un interlocutore dei piccoli imprenditori " soprattutto agricoli" del sud potenziale!strano la Banca d'italia non concede l'autorizzazione è già trascorso tutto il 2006, da quando si è costituita! quale sarà il motivo

Luca ha detto...

La Banca d'Italia applica le regole comunitarie e i connessi requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli amministratori e dei dirigenti, nonché di sana e prudente gestione. Anche la qualità del progetto ha la sua importanza. Cercheremo di meritare un bel voto.

Maria ha detto...

Ci sono novità a proposito della banca pop. delle prov. calabre? Grazie

Luca ha detto...

Stiamo lavorando sodo sul programma di attività con il gruppo promotore, il direttore e gli altri consulenti. Il progetto è affascinante: non sarà una banca nella norma. Per dovere di riservatezza, non posso aggiungere altro, ma spero di dare presto buone notizie.

Noemy ha detto...

Complimenti agli organizzatori! Qualcuno sa se la banca d'Italia ha dato l'autorizzazione? Saluti

Luca ha detto...

L'istanza è stata presentata. Attendiamo l'esito.

Maurizio ha detto...

L'ennesima BUFALA di chi credeva di avere in mano il bastone per i chiechi e... pensava di andare lontano....
Tapino LUI !!!
Tapini tutti quelli che Lo hanno seguito !!!

andrey ha detto...

il problema fondamentale non e'solo la volonta' di realizzare concretamente tale banca e quella mi sembra che ci sia , ma anche quello di scrollarsi di dosso il solito campanilismo tra reggio calabria e catanzaro.
infatti in entrambe le citta' ci sono forti pressioni per accapararsi la prima sede non solo per immagine ma anche per gestire, im modo assolutamente normale in calabria (non e' ne un rimprovero ne falso moralismo: funziona cosi' )i posti occupazionali diretti ed indotti.
al di la' di queste cose meramente marginali per il sistema economico finanziario calabrese, ammiro la perseveranza di un gruppo di promotori e del prof.erzegovesi con il suo staff.
anche perche'i calabresi sono persone intelligenti,ospitali, con non molto senso pratico,ma con la "capa tosta ".
buone vacanze a tutti a chi vuole il bene della calabria ed a quelli che vogliono solo far polemica.

Luca ha detto...

Dall'inizio di aleablog non mi era mai capitato di dover cancellare un commento: l'ho dovuto fare nel caso del post a firma di "Delusa", che oltre a scagliare critiche durissime su questa iniziativa bancaria, si permetteva di insultare barbaramente (non c'è altra parola) la memoria di un defunto.