aleablog

venerdì 27 ottobre 2006

Software XBRL: novità



Girando sui siti web dei vendor di applicazioni per XBRL ho saputo di due novità.
UBMatrix ha lanciato il sito xBReeze, che supporta lo sviluppo di tassonomie open da parte di gruppi di utenti. Ci sono quatro livelli d'accesso. L'Open Source Edition è gratuita, mentre la Professional Edition, la Compliance Reporting Edition, e la Regulatory Edition sono a pagamento. Con le versioni superiori si hanno maggiori funzionalità di personalizzazione (estensioni delle tassonomie) e di gestione delle funzionalità avanzate (creazione di dati di prova, attributi multidimensionali, formule e business rules complesse, ecc.). Chi si registra Open Source Edition può scaricare una versione completa (per una prova di 30 giorni, ma forse rinnovabile) di UBMatrix Taxonomy Designer, uno dei tool più diffusi tra le autorità che hanno prodotto tassonomie ufficiali. Taxonomy Designer non ha un'interfaccia utente molto amichevole, ma è robusto e implementa tutte le features delle tassonomie, anche quelle nuove (formula linkbase e dimensions). Le sue funzioni di controllo di conformità alle regole di stile e di sostanza fissati dal comitato XBRL international sono tra le più rigorose.
Rivet Software sta costruendo sul successo di Dragon Tag una linea di applicazioni client (Crossfire Analyst) e un data server specifico per XBRL. Crossfire Analyst consente di importare automaticamente da un tassonomia in Excel i formati di report e popolarli di dati finanziari presi da fonti XBRL. Una volta in Excel, i dati sono elaborabili con formule, ecc. Il prodotto non è ancora diffuso commercialmente, ma sul sito potete guardare un filmato demo che ne mostra un caso d'uso.
Queste aziende nascono dall'incontro tra colossi del settore IT e alcuni degli ideatori dello standard XBRL, Charles Hoffman in UBMatrix e Wayne Harding in Rivet. Essere leader nella creazione e nella diffusione di standard internazionali di questo tipo è un business formidabile. Peccato che in Italia queste opportunità non interessino, o nessuno se la senta di andarci dietro. Non è detta l'ultima parola, però. Siamo ancora in tempo per dire la nostra nelle soluzioni XBRL rivolte a piccole e medie imprese, e in applicazioni verticali a valore aggiunto, come nella consulenza finanziaria.
Se coordiniamo gli sforzi e seguiamo l'onda sollevata dal Decreto Bersani, ce la possiamo fare.

Luca

Stampa questo post

1 commento:

Alfredo ha detto...

Condivido in toto il contenuto dell'articolo ed in particolare l'ultimo pezz "Siamo ancora in tempo per dire la nostra nelle soluzioni XBRL rivolte a piccole e medie imprese, e in applicazioni verticali a valore aggiunto, come nella consulenza finanziaria." occorre evitare il rischio, a mio avviso molto probabile, che l'introduzione dell'XBRL sia visto come un'ennesimo onere di tipo "amministrativo". Dobbiamo far capire alle aziende che è un'altra (cfr. B2, ecc..) opportunità da cogliere per strutturarsi al meglio e utilizzare le ICT per quello che effettivamente possono dare.
Ho l'impressione che parte dei professionisti contabili e la totalità degli intermediari finanziari non farà nulla
Ciao
Alfredo